A 30 anni - dopo il picco dell"efficienza mentale che si ha verso i 25 - si iniziano a perdere neuroni, circa centomila ogni giorno. A 50 anni quasi un quarto del nostro potenziale è quindi rimasto dietro di noi. Ma non tutto è perduto, soprattutto giocando d"anticipo e senza darsi per persi anche dopo i 65. Ad esempio aprendo un profilo Facebook o iniziando a twittare, trasformandosi da nonni a "cyber nonni" per tenere la mente in allenamento. Questo il consiglio che arriva dagli esperti di Assomensana, associazione presieduta da Giuseppe Alfredo Iannoccari, che organizzano in tutta Italia dal 19 al 24 settembre la "Settimana di Prevenzione dell"Invecchiamento Mentale". Oltre a diventare "social", ci sono altre tecniche utili: andare a caccia di parole: per due giorni scrivere su un quaderno tutte quelle che iniziano con la A, il giorno dopo con la B etc; apprendere una notizia e ripeterla a 3 persone differenti: la prima volta la racconteremo in modo più confuso, la seconda saremo più precisi, la terza potremo dire di averla memorizzata; scacchi, carte, sudoku: ad ognuno il suo gioco; cambiare il percorso che compiamo normalmente per strada: il cervello dovrà apprendere nuove abitudini; prima di dormire ripensiamo alla giornata trascorsa, per ripassare le cose fatte. Via libera infine alla dieta mediterranea, ai pasti consumati in compagnia e a un"attività fisica regolare. Infine, attenzione: al cervello non piace l"orario "continuato", gli intervalli temporali corretti per "allenare" le funzioni cognitive sono tra le 9 e le 12 e tra le 15 e le 19. (ANSA)