Nonostante la spinta a dedicarsi allo sport per emulare le gesta degli atleti che arriva dopo ogni Olimpiade, di fatto una buona fetta della popolazione mondiale è inattiva e non fa attività fisica. Una vera e propria pandemia, secondo l"Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che ha effetti importanti sulla salute. A fare il punto è la rivista Lancet, che dedica uno speciale all"argomento. Le linee guida prescrivono per gli adulti 2,5 ore di movimento moderato o 75 minuti di attività fisica intensa a settimana, e un"ora al giorno per i ragazzi tra gli 11 e 17 anni, ma il 23% degli adulti e l"80% degli adolescenti in età scolare è fisicamente inattivo. Dal 2012, anno delle Olimpiadi di Londra, progressi sono stati fatti nei programmi nazionali di sorveglianza, adozione di politiche nazionali e interventi per favorire l"esercizio fisico, soprattutto nei paesi a basso e medio reddito, ma si tratta di risultati ancora insufficienti e modesti secondo Lancet. Anche se l"80% dei paesi segnala di avere politiche e piani nazionali per il movimento, solo il 56% ha fatto degli interventi operativi. Tutto questo ha un impatto sulla salute. Ogni anno ad esempio quasi 300mila nuovi casi di demenza potrebbero essere evitati se la gente facesse movimento, visto che l"attività fisica ha un effetto protettivo contro questo tipo di malattia. Rimangono inoltre forti differenze tra i sessi, dove quello femminile si muove meno di quello maschile in 137 paesi su 146. (ANSA)
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