Omega 3 e Alzheimer: come costruire una notizia artefatta e confondere la realtà Una delle cose che oggi sono ammesse in modo ufficiale in tutti gli ambiti scientifici è che un giusto apporto di acidi grassi Omega 3 (come quelli contenuti nei pesci e in alcuni semi oleosi come i semi di lino e quelli di Perilla) siano benefici per l"organismo. Le malattie degenerative più diffuse (diabete, obesità, malattie cardiovascolari) sono in parte correlate ad un eccesso di assunzione di Omega 6 (contenuti in carni, latticini e in alcuni oli trasformati) e molti parametri vitali migliorano quando Omega 3 e Omega 6 sono nel giusto equilibrio tra loro. La loro scoperta risale a quando si vide che gli Hinuit (popolazioni che vivevano sopra al circolo polare artico), pur mangiando costantemente prodotti animali, avevano una prevalenza di malattie cardiovascolari assolutamente ridotta, quasi nulla, rispetto a qualsiasi loro simile che non avesse una alimentazione così ricca di Omega 3. Come ogni sostanza, gli Omega 3 non sono la soluzione di tutti i mali del mondo. Sono uno strumento utile e naturale che può aiutare le persone in numerose situazioni di cui elenchiamo qui di seguito solo alcune delle meglio documentate e dimostrate: Riduzione della morte cardiaca improvvisa. Riduzione della malattia cardiovascolare (infarto). Riduzione della tendenza all"ictus. Riduzione delle reazioni infiammatorie dell"organismo. Forte azione di controllo dei dolori artritici. Fluidificazione plasmatica. Importante azione di protezione dalla demenza senile e dall"Alzheimer. Miglioramento dei processi cognitivi e dello sviluppo cerebrale del neonato. Controllo della dipendenza comportamentale (fumo, dolci ed altro). Come per quasi tutte le sostanze naturali, anche per gli Omega 3 il troppo "stroppia", cioè può diventare negativo, ma il margine di sicurezza è notevolmente elevato e si deve proprio arrivare ad un eccesso di consumo quasi ossessivo per raggiungere livelli potenzialmente pericolosi. Eppure proprio i recenti e importanti sviluppi applicativi degli Omega 3 nel campo della demenza senile, del controllo infiammatorio e della regolazione dei livelli dei grassi ematici (e quindi della patologia cardiovascolare) hanno accentuato, da parte di alcuni gruppi, la percezione della minaccia di questo prodotto naturale e sano, che può diventare concorrente temibile in un mercato (quello delle malattie dell"anziano) che si sta rivelando molto ampio. Il tentativo di "confondere le acque" si affianca per altro ad una più generica "lotta alle vitamine" che Eurosalus ha sempre segnalato, come negli articoli di approfondimento evidenziati nel riquadro in alto a sinistra. Da giornalista e medico ricercatore non posso che ritenere che sia solo un meccanismo di questo tipo, legato forse a interessi per la difesa di aree di mercato, a portare verso la costruzione artefatta di lavori e notizie come quelli recentemente riportati nella notizia dell"Ansa di cui discutiamo, che ha avuto una forte diffusione a livello mondiale, come è ovvio aspettarsi quando intervengono lobby potenti a sostenerne la comunicazione. continua a leggere... Allergologo e Immunologo Clinico |