| Farmacia San Nazario v. Matteotti, 3 10090 Villarbasse (TO) Tel: 011 952109
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| Carissimi lettori vi invio questo articolo, che reputo interessante, non con l"obiettivo di incrementare le vendite di aspirina, ma per sottolineare un messaggio che reputo importantissimo e che a banco cerco di ripetere tutte le volte che posso, ovvero che il processo degenerativo del nostro meraviglioso organismo è un processo infiammatorio e questo studio ci dice come numerosi altri problemi di salute siano migliorabili attivando un meccanismo ANTIINFIAMMATORIO. Il messaggio che voglio passarvi però è di partire un po" prima di assumere il farmaco e attuare quel corretto stile dii vita ( POCHI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE, TANTA VERDURA SIA CRUDA CHE COTTA e CEREALI INTEGRALI, ATTIVITA" FISICA AEROBICA, ovvero camminare 30" ma meglio 60" al giorno e non stare mai più di 2 giorni senza fare attività fisica, ATTIVITA" ANTISTRESS yoga, meditazione, training-autogeno, ma anche dipingere, scrivere, suonare...) che tiene sicuramente più bassa l"infiammazione del nostro organismo. Un carissimo saluto Dario Destefanis Aspirina, nuova "arma" psichiatri, combatte malattie mentali I farmaci anti-infiammatori come l"aspirina si stanno rivelando efficaci nel combattere le più comuni malattie mentali, la cui origine si riconduce a processi infiammatori nel sangue e nel cervello. Sperimentazioni cliniche guidate dal docente di psichiatria dell"Università di Melbourne Brian Dean dimostrano che i farmaci e le sostanze anti-infiammatorie, fra cui aspirina, celecoxib, infliximab e gli acidi grassi omega 3 contenuti nell"olio di pesce, alleviano significativamente i sintomi di depressione, disturbo bipolare e schizofrenia, se aggiunti ai trattamenti esistenti. I risultati, ha spiegato Dean in una relazione alla Conferenza nazionale sulla salute mentale che si è svolta a Melbourne, offrono nuove spiegazioni su come si sviluppano molti disturbi mentali: per via di lesioni nei tessuti cerebrali, associate a livelli anormali di proteine legate a infiammazione, oltre a cellule individuate nel sangue e nel cervello di pazienti. E" ormai evidente che vi sia «uno stato infiammatorio acuto nei disturbi mentali» e «la buona notizia» ha detto l"esperto «è che non è necessario sviluppare nuove medicine: possiamo destinare medicine esistenti a nuovi obiettivi». (ANSA)
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