Il sesso non sembra essere più un tabù per i giovanissimi, che ne parlano e lo praticano precocemente, ma mancano informazioni corrette sulla sicurezza sessuale e proprio per questo sono tornate a colpire malattie che si ritenevano ormai scomparse, come la sifilide e la clamidia. E" questo l"allarme lanciato al congresso della Società italiana di pediatria (Sip), in corso a Bologna. «Di eventuali problemi i giovani non parlano né con il medico né con i genitori, al limite scambiano informazioni tra loro il più delle volte sbagliate» spiega la dottoressa Barbara Suligoi, direttore del Coa (Centro operativo Aids) dell"Istituto superiore di sanità, che negli ultimi anni ha monitorato un aumento esponenziale di malattie sessualmente trasmissibili «c"é una recrudescenza inaspettata che non si osservava dagli anni "70: dal 1991 al 2011 il sistema di sorveglianza basato su centri sentinella italiani ha segnalato più di 85mila nuovi casi, circa il 20% riguarda i giovani tra 15 e 24 anni». In particolare, la sifilide è in aumento tra i giovani maschi, soprattutto omosessuali, la clamidia in giovani dai 15 ai 24 anni con più di un partner, i condilomi (manifestazioni dermatologiche di natura infettiva degli organi genitali) sono in crescita costante dal 2004 e rappresentano ormai il 35,9 per cento del totale delle malattie sessualmente trasmissibili, mentre la gonorrea colpisce in particolare chi ha avuto partner multipli negli ultimi sei mesi. (ANSA)
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